sabato 29 gennaio 2011

Come preparare il sushi: Temaki sushi

Nello scorso video che ho proposto riguardante il sushi, si insegnava a fare i kappa maki che è il sushi classico con l'alga intorno. Oggi voglio proporre un altro video su come preparare i temaki sushi (detti anche "california roll") che hanno la particolarità di avere l'alga all'interno e il riso all'esterno, ricoperto di semi di sesamo.
Fidatevi, non sono così difficili da realizzare come potrebbe sembrare!

Millefoglie di spinaci e feta

Ingredienti per 4 persone:
- 5 sfoglie di pasta fillo
- 250g di feta a dadini
- 1kg di spinaci sbollentati e tritati
- 4 cipollotti tagliati a fettine sottili (solo la parte bianca)
- 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
- 60g di aneto tritato finemente
- 2 uova leggermente sbattute
- 60g di burro fuso
- 1 cucchiaio di latte
- sale
- pepe nero

Preparazione:
Preriscaldate il forno a 200° e rivestite con carta da forno uno stampo di 24cm di lato. Scaldate l'olio in una padella e saltate i cipollotti. Unite gli spinaci, salate e pepate e fateli insaporire per 5 minuti a fuoco basso. Trasferiteli in una terrina e unite la feta, l'aneto e le uova. In seguito salate e pepate. In una ciotola mescolate il latte e il burro. Srotolate una sfoglia di pasta, trasferitela in uno stampo e spennellatela con il burro e il latte. Stendetevi sopra un'altra sfoglia e spennellate anche questa. Versate il ripieno sulla base. Coprite con le altre 3 sfoglie di pasta, spennellando ogni strato con il burro e il latte. Sigillate i bordi ripiegandoli verso il centro. Con un coltello affilato incidete la superficie e spennellatela con il burro fuso. Cuocete in forno per 30-40 minuti.

Buon appetito!

venerdì 28 gennaio 2011

Olio, pane e "dieta mediterranea"

Dagli ultimi dati Istat si viene a sapere che gli italiani hanno conquistato un record nella longevità con 84,3 anni per le donne e 79,1 anni per gli uomini.
Questo fantastico elisir di lunga vita è in poche parole la famosa "dieta mediterranea", costituita dal consumo abbondante di pane, frutta, verdura, erbe aromatiche, cereali, olio di oliva, pesce e vino (questo in misura moderata!). La "dieta mediterranea" deriva dai modelli alimentari tradizionali dei paesi europei del bacino mediterraneo, in particolare Italia, Francia meridionale, Grecia e Spagna. Questo modo di mangiare (sano) è stato quasi abbandonato durante il boom economico degli anni sessanta, perchè considerata troppo povera e attraente rispetto ai modelli importati dal Nord America (USA). Ora la "dieta mediterranea" sta riconquistando l'interesse dei consumatori e sta avendo grande successo anche in America, dove sicuramente è diventato uno dei mezzi efficaci per combattere il problema dell'obesità.
Il 16 novembre 2010, addirittura, l'Unesco ha incluso la dieta mediterranea tra i Patrimoni orali e immateriali dell'umanità, accogliendo la proposta presentata nel 2009 su iniziativa di Angelo Vassallo, allora sindaco del comune di Pollica.

Made in Italy: Dal 1° febbraio saranno obbligatorie le etichette lattiero-casearie

Altro articolo riguardante il Made in Italy questo che vi propongo, perchè come dice il titolo l'obbligo di etichettatura inizia il primo febbraio con i prodotti lattiero-caseari come latte a lunga conservazione e formaggi. Lo ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini a Brescia nel corso dell'incontro sulla "Riscossa del formaggio Made in Italy“. Il giorno successivo, 2 febbraio, precisa Marini, sarà invece la volta del settore suinicolo per l'etichettatura della carne di maiale e degli insaccati, aggiungendo che l’approvazione definitiva e unanime della legge nazionale sull'etichettatura è un risultato storico. Questa novità, la lungo tempo attesa, cercherà di combattere il falso Made in Italy all'estero e per rendere più consapevole il consumatore italiano. Questa legge, afferma la Coldiretti, è una necessità, infatti nel corso del 2010 c'è stato un notevole aumento delle esportazioni di Grana Padano e Parmigiano Reggiano, +318% in Cina, nonostante la tradizionale opposizione al consumo di prodotti lattiero-caseari da parte dei cittadini asiatici.
Da una analisi della Coldiretti su dati Istat relativi al commercio estero dei primi dieci mesi del 2010 la crescita dei formaggi italiani è sensibile, con un aumento del 13%, sia sui mercati comunitari dove si realizza il 70% del valore dell’export che su quello statunitense (+11%) ma performance importanti si registrano sui nuovi mercati come la Cina e lndia. A fare la parte del leone, come ci si può aspettare, sono il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano che rappresentano da soli quasi il 40% del valore delle esportazioni di formaggi, con un aumento complessivo in valore nel mondo del 25%, risultato di un aumento del 37% negli Stati Uniti, del 21% nei Paesi dell’Unione Europea ed in piccola parte nei Paesi emergenti come Cina (+318%) e India (+163%).
Come ho già detto i primi decreti applicativi riguarderanno proprio il settore lattiero caseario dove E’ estremamente importante, conclude la Coldiretti, che si intervenga immediatamente anche sul settore suinicolo che sta affrontando una grave crisi anche perchè tre prosciutti su quattro sono spacciati come Made in Italy, ma sono ottenuti da maiali stranieri.

Fonte: Coldiretti